Vomit industries

Parliamo oggi di una creepypasta riguardante il mondo Disney. Stando alla creepypasta, un uomo, in preda alla nostalgia, decise di riguardare alcuni film di quando era un bambino. In particolare, prese mano al film "Duck Tales". Durante la visione, si sentì strano, come se il suo cervello lo volesse avvertire che alla fine del film ci sarebbe strano qualcosa di strano. Terminato il film, scorsero i consueti titoli di coda. Tuttavia alla fine di questi, comparve una breve sequenza di pochi secondi, in cui si vedeva una poltiglia informe che veniva come impastata. Ad un certo punto, però, comparve brevemente una strana immagine. Era un'immagine a sfondo nero dove vi era il logo Disney con sotto la scritta "Vomit Industries". Più sotto c'era il mezzo busto di un teschio senza cranio con la scritta in corsivo: "we're working for you".

Conclusioni

Non trovandosi in giro immagini, video o documenti, oltre alla creepypasta stessa, che possano provare quanto scritto sopra, per quanto mi riguarda, la creepypasta è fasulla.

Commento finale

"VOMIT Industries"... ci credo tanto...

                                                                GreyHat 30/01/2015

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Commenti: 2
  • #1

    T.D. (giovedì, 16 aprile 2015 15:56)

    Sí mi fa VOMITare infatti

  • #2

    Alex (mercoledì, 28 settembre 2016 22:50)

    Potrei sbagliarmi, ma ci sono delle cose che non mi convincono in questo video. Per cominciare, l'autore dice che l'episodio è stato registrato e fa cenno anche a delle pubblicità degli anni 90, ma durante la sigla non compare il logo dell'emittente che lo avrebbe trasmesso. E, anche nei punti più "rovinati" della sigla stessa, l'immagine resta ben ferma sullo sfondo, come se i difetti del nastro fossero stati montati sopra. Il modo in cui l'impastatrice compare all'improvviso è abbastanza realistico, con i difetti tipici di un nastro scritto e riscritto, ma poi lo strano logo nuovamente non dà l'impressione di venire da una vecchia cassetta. Si direbbe una burla abbastanza ben fatta, ma la cosa più suggestiva, in effetti, è il racconto stesso, con tanto di malessere dell'autore. Il contenuto in sé ha un che di raccapricciante (forse rimanda un po' a The Ring), ma non è così spaventoso. Ah, un dettaglio interessante è che l'autore parla di sé stesso come fosse un neofita dell'elaborazione video, ma ne ha pubblicati diversi nel suo canale Youtube, compresi altri a tema "Vomit industries"


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